Erika, una storia di peso e …di peso alla nascita.
16 Ott 2024Oggi incontriamo Erika, 32 anni, una giovane mamma che ha deciso di raccontarsi.
Buongiorno Erika. Come è andata questa notte?
La bambina ha finalmente dormito per sei ore consecutive, sono più rilassata, – ci dice con un sorriso.
Sì, perché Erika ha da poco avuto una bella bambina, come desiderava. Tuttavia, per sua stessa ammissione, da quando ha scelto di essere mamma a quando ciò è avvenuto sono passati parecchi mesi.
Sono sempre stata una ragazza che in modo elegante veniva definita “robusta” ma io sapevo bene di essere sovrappeso e in alcuni momenti della mia vita addirittura obesa. Dopo l’inizio della convivenza con quello che ora è il padre della mia piccola il mio BMI aveva superato il 34, numero oltre il quale su un referto ginecologico trovi scritto “nullipara affetta da obesità di II grado”.
Quella diagnosi associata al fatto che desideravamo allargare la famiglia e avere dei bimbi ha fatto scattare in me la determinazione di perdere peso “seriamente” in quanto il ginecologo era stato veramente perentorio nel dirci che nel mio caso, senza un adeguato calo ponderale, sarebbe stato più difficile iniziare e portare avanti una gravidanza. Mi consigliò lui stesso una dieta bilanciata, poche calorie, tanta fame, ma la seguivo con rigore. Al successivo controllo ginecologico il risultato è stato di sentirmi una bella paternale da parte del medico, in quanto avevo perso pochissimi chili, ma, soprattutto, avevo sentito l’umiliazione di non essere creduta quando affermavo che non avevo mai sgarrato.
Ero sincera e, lui stesso, visto che i miei esami del sangue erano tutti normali (solo che ahimè il bambino non arrivava…) mi ha consigliato di rivolgermi ad uno specialista in dieta chetogenica.
Nonostante il mio scetticismo, e soprattutto quello di chi mi stava attorno, ho preso appuntamento con un medico specializzato nel Metodo PronoKal e mi si è aperto un mondo.
Innanzitutto, pensavo che la dieta VLCKD fosse una dieta di privazioni, con un apporto solo di carne o pesce, invece, mi è stato illustrato un programma ben definito, in 5 Passi, con l’utilizzo di alimenti appositamente preparati per indurre e mantenere la chetosi, che mi è stato spiegato essere uno stato metabolico in cui si prende energia dalla massa grassa che inevitabilmente diminuisce mantenendo quasi inalterata la massa magra. Io lo definirei più che uno stato metabolico “uno stato di grazia”, in cui mangiavo i miei 5 pasti sostitutivi (colazione, pranzo, cena e ben due spuntini) senza avere fame!
Con una particolare bilancia che mi è stata fornita quando ho iniziato il percorso mi pesavo a casa e la mia dottoressa mi seguiva da remoto, con consigli e incoraggiamenti, peraltro non necessari, perché ho iniziato finalmente a perdere peso in modo graduale ma costante.
Le visite nel suo studio avvenivano ad ogni “cambio di passo” quando si è iniziato a eliminare il pasto precostituito per reintrodurre proteine da alimenti naturali, sino alla reintroduzione di carboidrati a bassissimo indice glicemico, uscendo così dalla chetosi, e riprendendo un’alimentazione normale.
Ma a quel punto avevo perso gran parte del mio peso iniziale, il BMI era sceso sotto il 29 e posso confessare che mi vergognavo quasi a rivelare ai conoscenti che si complimentavano per il mio nuovo stato di salute il mio peso iniziale, ma aver eliminato il 90 prima e l’80 poi dalla bilancia è stato galvanizzante. Respiravo meglio, mi muovevo meglio, era come se mi fossi riappropriata di qualcosa in me che avevo nascosto troppo a lungo sotto veri e propri chili di grasso.
Il ginecologo era entusiasta, e usando una terminologia che mi aveva stupito per un uomo ormai sulla sessantina mi disse “Keep Calm, stai serena, adesso tutto andrà per il meglio”. Proseguivo la mia dieta utilizzando gli alimenti PnK solo per gli spuntini, facevo attività fisica regolarmente, continuavo a perdere qualche chilo anche se molto lentamente, e cercavo di non pensare all’ipotetica gravidanza.
Sino a quando al ritorno da una vacanza al mare, dove avevo finalmente indossato un costume da bagno senza sentirmi in imbarazzo, un ritardo del ciclo ci ha confermato la notizia che eravamo in “dolce attesa”.
Per mia scelta ho deciso di farmi seguire anche in gravidanza dalla dottoressa che mi aveva aiutato nel periodo precedente, ma l’unico scopo era quello di mantenere una nutrizione corretta e avere un aumento di peso regolare. Così è stato. Mi ritengo fortunata, in gravidanza ho avuto le nausee fisiologiche ma nient’altro, ho partorito a 4 gg dal termine, stiamo tutti bene, e io riprenderò a breve l’attività lavorativa. Peso della bambina alla nascita? 3Kg 250 grammi.