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Sai distinguere la fame fisiologica dalla fame emotiva?

14 Lug 2021

Sapevi che le emozioni che provi influenzano la tua alimentazione? Sicuramente ti è capitato di mangiare per tristezza, rabbia o nervosismo. E’ una cosa che succede spesso, soprattutto nelle persone che seguono una dieta per la perdita di peso.

Il Metodo PronoKal è un trattamento multidisciplinare in cui, oltre alla salute e all’alimentazione, ci prendiamo cura del benessere del paziente, sia fisico (attraverso video di Attività Fisica) che emotivo (attraverso il supporto di Coaching). È proprio con il coaching che si identificano blocchi e resistenze che possono apparire durante il processo della perdita di peso, aiutandoti a risolverli in modo da poter raggiungere il tuo obiettivo.

 

Oggi cercheremo di distinguere la fame emotiva della fame fisiologica. A volte le persone rispondono con il cibo a ciò che in realtà richiede un altro tipo di risposta. I pensieri influenzano i nostri comportamenti e lo fanno attraverso un potente meccanismo che è l’emozione.

La fame fisiologica è innescata da una sensazione fisica e reale. Una sensazione di vuoto nello stomaco, o una certa sensazione di debolezza o di vertigini, mentre la fame emotiva è innescata da uno stimolo emotivo, come la tristezza, la noia, il nervosismo o la rabbia. Un’altra differenza è che la fame fisiologica appare gradualmente, mentre la fame emotiva è piuttosto improvvisa: la fame fisiologica può aspettare, mentre la fame emotiva si vive come se fosse un’emergenza, come se si dovesse dare una risposta immediata a quello stimolo emozionale. La fame fisiologica non innesca pensieri legati alla sensazione fisica di fame che si sta sentendo. Invece la fame emotiva sì, scatena pensieri sull’ emozione che si sta sentendo.

Quando pensi di avere fame, prima di tutto, chiediti: quanto tempo è passato dall’ultimo pasto? Nella risposta che dai a te stesso/a, puoi già capire se il tuo corpo ha veramente bisogno di energia attraverso il cibo oppure se è fame emotiva.

Una volta capito quanto tempo è passato dall’ultimo pasto, presta attenzione alle sensazioni fisiche e reali che senti nel corpo associate alla fame. Chiediti: che cosa sto provando? Cerca di dare un nome a questa emozione. “Etichettare” le emozioni aiuta ad abbassarne l’intensità. Sii consapevole solo di questo, ma non iniziare a generare pensieri legati a quello che stai provando, alle cause o alle conseguenze di quello che stai provando. Dagli solo un nome.

Se ti rendi conto che quell’emozione è molto intensa o che non puoi fermare i pensieri ad essa associati, allora porta l’attenzione al respiro. Per circa 10 respiri presta attenzione alle sensazioni fisiche che senti nel naso con l’entrata e l’uscita dell’aria, mentre lo fai conta fino a 10 respiri. Quando arrivi a 10, chiediti: cosa voglio fare adesso? Scegli se la migliore risposta a ciò che sta accadendo è mangiare o meno. Con questo procedimento riuscirai ad ampliare la distanza tra lo stimolo e la risposta, in modo da poter scegliere un comportamento sano che ti avvicini al tuo obiettivo: la perdita di peso.

 

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