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Il tempo è salute.

07 Apr 2024

“Health for All”, “Salute per Tutti”, è lo slogan scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il 7 Aprile, Giornata Mondiale della Salute, nella quale il mondo si unisce in questa giornata speciale dedicata alla salute globale.

 

Anche in Italia l’obesità può essere paragonata ad una pandemia silente. Sappiamo che più dell’11% della popolazione italiana è affetta da sovrappeso ed obesità, e che solo recentemente questa è stata riconosciuta come una vera patologia. Si tratta di una condizione che generalmente si instaura piano piano con un aumento di peso graduale che può poi peggiorare in alcune fasi della vita, ma una volta instauratasi, l’obesità ha tutte le caratteristiche di una malattia, che è però fortunatamente curabile e reversibile. Tuttavia la “cura” che pare semplice e di facile attuazione, ossia una dieta che apporti un vero cambio alle abitudini alimentari e di vita, non è così semplice o banale nella sua attuazione.

 

Moltissime componenti personali, genetiche, sociali, psicologiche possono contribuire alla persistenza della obesità, generalmente riversando sul singolo paziente la responsabilità della “cura” e del raggiungimento del risultato.

Spesso chi ha cercato più volte, in modo autonomo o seguito da specialisti, di perdere peso, ha dovuto affrontare difficoltà nel raggiungere l’obiettivo, portandosi quindi anche lo stigma dell’individuo incapace di mantenere corrette abitudini alimentari per molto tempo, incapace di curarsi e quindi di “guarire”.

 

Tuttavia è noto che attuando semplicemente diete ipocaloriche o fortemente ipocaloriche, nell’organismo si instaura una riduzione della spesa energetica dell’organismo che non permette una perdita di peso rapida, soprattutto se messa in relazione al “sacrificio” messo in atto dall’individuo. Da qua può venire una ulteriore forte demotivazione a proseguire un percorso calorico restrittivo. Mente al contrario sarebbe necessario poter raggiungere in tempi ragionevoli un buon calo ponderale, sia per il risvolto clinico in termini di salute ma soprattutto psicologico, per dare una gratificazione rapida a chi ha deciso di impegnarsi con una dieta controllata. I tempi rapidi sono necessari perché è noto che all’obesità si possono associare molte comorbidità e che l’obesità stessa è un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari, di alcune forme di tumore, di disturbi osteomuscolari ma soprattutto è correlata allo sviluppo di diabete di tipo 2. Molti studi clinici hanno evidenziato come una riduzione anche solo del 5% del peso diminuisca del 40% il rischio di diabete e come la stessa perdita di peso in che è già affetto da diabete di tipo 2 (non insulino dipendente) abbia un miglioramento dei parametri come emoglobina glicata e pressione arteriosa.

 

Questi stessi pazienti hanno anche un miglioramento della eventuale steatosi epatica o una diminuzione delle apnee notturne, spesso associate alla obesità.

 

Ecco perché riteniamo che il tempo sia salute.

Purtroppo le diete unicamente ipocaloriche possono portare anche ad una perdita di massa magra, in quanto diminuendo molto l’apporto calorico si tende a perdere anche tessuto muscolare.

Se possiamo ridurre il peso in tempi brevi, con un protocollo dietetico che ci permette di non diminuire il dispendio energetico e di continuare quindi in modo lineare a perdere peso, raggiungiamo molto prima i risultati ritornando al peso ideale e diminuendo il rischio di comorbidità.

 

Il tempo è prezioso, sempre. Ma a maggior ragione quando vedere risultati nel tempo che ci siamo prefissati ci permette di proseguire sulla strada giusta, senza interrompere lo schema dietetico e gettare la spugna, imputando a noi stessi un fallimento che invece in parecchi casi è solo determinato da una scelta dietetica non idonea al nostro organismo.

Infatti, attuando protocolli con VLCKD, come ben evidenziato nell’ultimo Consensus sulle KeNuT, le terapie nutrizionali chetogeniche, la velocità di perdita peso è più rapida, più motivante e duratura nel tempo, in quanto questo approccio dietetico, come ad esempio il nostro protocollo PnK, preservando la massa magra e la massa cellulare metabolicamente attiva, permette di perdere peso senza ridurre la spesa energetica.

 

Il tempo è salute perché alcune comorbidità legate alla obesità sono reversibili nelle prime fasi di malattia. La prevenzione non è solo appannaggio di malattie tumorali, dove le diagnosi precoci fatte per tempo cambiano in positivo una storia clinica.

Anche nell’obesità, non instaurare comorbidità come il diabete e l’ipertensione, che obbligano a ulteriori medicalizzazioni e terapie farmacologiche, è fondamentale per non rendere ineluttabile, anche nella psicologia stessa del paziente, la sua condizione.

 

Il tempo è salute quando riprendere un peso corretto permette di lavorare meglio, di affrontare impegni sia lavorativi che personali con uno sguardo più positivo.

 

Il tempo è salute anche quando, con i meal replacement, i facili pasti sostitutivi e soprattutto completi, non dobbiamo utilizzare il nostro tempo nella prime fasi della dieta per preparare i pasti seguendo tabelle e bilance, ma possiamo invece concentrarci unicamente sull’obiettivo e utilizzare risorse anche di pochi minuti per seguire le indicazioni fornite dai coach per effettuare una moderata ma costante attività fisica, anche nelle prime fasi di VLCKD.

 

La cura dell’obesità è urgente, non solo per i sistemi sanitari che per il crescente riconoscimento dell’obesità come patologia dovranno considerare l’impatto di questa condizione, ma soprattutto per il singolo paziente, per il suo benessere e per la qualità di vita personale e di chi li circonda.

Il Metodo PnK è il protocollo idoneo, completo, di facile applicazione per rispondere sotto stretto controllo medico a questa urgenza. Il tempo è salute.

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