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Marzo: un mese importante per riflettere su sovrappeso e obesità e prevenzione delle malattie renali.

14 Mar 2024

Marzo è da sempre un mese rilevante per riflettere su tematiche importanti relative ai comportamenti alimentari.

Il 4 Marzo è stata, infatti, la Giornata Mondiale dell’Obesità, una patologia sempre più dilagante e purtroppo in forte crescita.

È noto che anche in Italia la popolazione con problemi di incremento ponderale eccessivo, e conseguentemente di salute, sta aumentando. Più dell’11% della popolazione italiana è in sovrappeso o affetta da obesità. La maggior parte della popolazione pratica stili di vita poco salutari e soprattutto conduce una vita sedentaria.

Tuttavia, un concetto molto importante su cui è doveroso focalizzare il nostro impegno è che l’obesità è certamente una patologia, ma è una malattia non trasmissibile e soprattutto curabile.

 

Affrontiamo questo delicato tema con la Dott.ssa Cristina Robba, Nefrologa e Nutrizionista, esperta nel suo settore, per capire meglio quali sono i fattori che influenzano questa patologia e come il Metodo PronoKal può essere un valido alleato nella lotta al sovrappeso e all’obesità.

 

Certamente vi sono fasi della vita o situazioni che facilitano l’aumento di peso, come la gravidanza, il menarca precoce piuttosto che l’assunzione di farmaci per malattie concomitanti. Anche un alterato ritmo sonno veglia, che modifica i cicli ormonali, predispone all’aumento di peso. E considerando che il nostro organismo è stato biologicamente costruito per auto proteggersi dalla fame, è comprensibile come possa essere complesso diminuire di peso e mantenere la perdita di peso.

Non indifferente è anche il peso psicologico che le persone obese sopportano una volta perso il peso forma, e questo stigma per molti anni ha fatto sì che l’obesità non sia stata considerata come vera e propria malattia da trattare nel modo più adeguato e personalizzato per ciascun individuo.

Ma soffermiamoci sul concetto che il sovrappeso e l’obesità sono patologie curabili.

L’Italian Obesity Network ha stilato alcune linee guida e la strada da seguire da parte di istituzioni e società scientifiche per ridurre l’impatto dell’obesità e aumentare la “alfabetizzazione sanitaria” e migliorare così la prevenzione, la diagnosi e la terapia nella gestione dell’obesità.

Sicuramente contribuiscono allo sviluppo di obesità anche fattori genetici, ambientali, biologici, psicologici e sociali, tuttavia, con un adeguato counselling e un gioco di squadra di personale specializzato a trattare questa tipologia di pazienti, si possono raggiungere in breve tempo i successi terapeutici.

Il vantaggio di avere l’aiuto del team PronoKal nella delicata fase di presa di coscienza che l’obesità non è uno stigma o una croce da portare per tutta la vita, può dare una svolta e facilitare la decisione di migliorare il proprio peso e la propria salute una volta per tutte.

Infatti PronoKal non è solo un programma dietetico, ma è un vero e proprio metodo. Lo schema nutrizionale proposto è una dieta chetogenica a basso regime calorico che consente una perdita di peso rapida. Questo risultato, che è visibile già dalle prime settimane di dieta, incoraggia e motiva il paziente a percorre una strada che sarebbe stata per alcuni fonte di delusione e stress.

Il percorso in 5 passi pone obiettivi di volta in volta raggiungibili, con il sostegno del medico specialista di riferimento, ma soprattutto di tutto il personale PronoKal, che nelle retrovie resta a disposizione per consigli, suggerimenti e supporto. La possibilità di avere anche un’attiva consulenza psicologica aiuta il paziente a non sentirsi solo in questo percorso e ad avere un rinforzo ogni volta che ne sente la necessità.

Il metodo PronoKal, utilizza da sempre “i Meal Replacement”, cioè i pasti sostitutivi, che permettono di avere l’adeguato apporto di proteine, grassi e carboidrati in grado di mantenere la chetosi terapeutica, esattamente come recentemente prescritto nel consensus scientifico alle VLCKD.

A tal proposito, proprio poiché nel mese di marzo si celebra anche la Giornata Mondiale del Rene, è importante precisare che questi programmi dietetici per il calo ponderale non sono diete iperproteiche che possono danneggiare il rene. Anzi, è stato evidenziato in un lavoro scientifico come sottoponendosi a diete chetogeniche con l’utilizzo di proteine animali in soli 45 giorni possa aumentare sia l’azotemia che la uricemia e ridursi il filtrato glomerulare renale. Ciò non accade invece se vengono utilizzati calibrati pasti sostitutivi come nel programma PnK.  Un motivo in più, nel mese di marzo, per riflettere in queste due giornate dedicate al tema dell’obesità e della prevenzione delle malattie renali, su quanto sia necessario prendere in considerazione, per affrontare con sicurezza la perdita di peso con una dieta chetogenica, l’utilizzo di  pasti idonei,  affidandosi a personale ed aziende che da sempre sono state antesignani nelle VLCKD , precorrendo quanto poi nel tempo i dati scientifici hanno confermato.

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