BLOG PRONOKAL

Conosciamo da vicino @lazingaradicompostela

09 Ago 2020

Leggiamo la testimonianza di Roberta, cuoca, che durante la dieta con il metodo PNK ha iniziato a pubblicare sul suo profilo Instagram alcune ricette create da lei per rendere più gustosa la dieta con gli alimenti PNK.

Gentile  Roberta, prima di iniziare a raccontare la sua esperienza, abbiamo visitato il suo profilo Instagram @lazingaradicompostela dove pubblica delle ricette: ci chiarisca … lo faceva anche prima di cominciare la dieta, insomma lei è una food blogger?

No assolutamente, il mio mestiere è fare la cuoca: ho aperto questa pagina in concomitanza con la dieta perchè ho pensato  di voler raccontare e fissare il mio percorso potendomi confrontare con chi come me ha iniziato o intende iniziare questo percorso dimagrante. Da questa esigenza è nata l’idea di pubblicare le ricette e condividerle con altre persone che si trovano ad affrontare il mio stesso percorso

Quindi lei è una cuoca. Ci può raccontare come si sposa un mestiere che in realtà è una professione, ma che può diventare “un’arte” con l’esigenza di dover perdere peso? E’ evidente che per lei il rapporto con il cibo riguarda non solo il suo lavoro e sarebbe interessante sapere se nel corso della sua storia già altre volte ha seguito dei percorsi dietetici

Si, il mio fisico non è mai stato normopeso, partiamo da questo presupposto e non ho mai fatto diete con prodotti specifici, Mi sono affidata alcune volte a dei nutrizionisti, abbandonando poi la dieta prescritta. Altre volte invece, ho fatto di testa mia. E questa cosa del fai da te mi sento di dire che è veramente da evitare in assoluto e lo sconsiglio a tutti.

Poi ho iniziato ad informarmi circa la dieta chetogenica e mi sono imbattuta nel dott. Massimo Vincenti, grazie ad internet. L’ho contattato per saperne di più e lui mi ha proposto il metodo PNK, spiegandomi che si trattava di un regime di dieta chetogenica finalizzato al dimagrimento in assoluta sicurezza. Io ho accettato di buon grado visto che è una dieta che non ti fa sentire i morsi della fame ed ho riscontrato questo aspetto positivo su di me.

Inoltre ero motivatissima a dimagrire dato che ho raggiunto una maturità che mi ha permesso di capire l’importanza di stare bene con se stessi. 

Bene la motivazione è senz’altro un aspetto fondamentale per affrontare ogni cambiamento nella vita, e questo vale anche quando si intraprende un regime dietetico.

E’ proprio vero. Ho fatto innanzitutto un lavoro interiore perché ho capito che non bisognava pensare agli stereotipi  che vengono proposti dalla società, ad esempio sui mezzi di comunicazione. Ho pensato che l’importante per me era stare bene, quindi raggiungere un peso forma, senza estremizzare; ho inoltre pensato che era giunto il momento di dimagrire anche per mia figlia, dato che  a gennaio dello scorso anno sono diventata madre e vorrei essere un buon esempio per lei, anche dal punto di vista dell’educazione alimentare, non vorrei che crescesse con uno stile alimentare sbagliato. 

In conclusione, per rispondere alla sua domanda potrei dire che la motivazione è stata duplice: sia per un aspetto legato alla salute ma anche per una “molla” personale quale il ruolo di neomamma.

Grazie per questa testimonianza: potremmo quindi sintetizzare che lei ha trovato il Metodo PNK e la professionalità del dottor Vincenti al posto giusto nel momento giusto ?

Esatto, proprio così!

Altro aspetto da sottolineare della sua testimonianza sin qui rilasciata è che lei si era messa alla ricerca, e dunque, il primo passo viene sempre dalla persona che decide, come dice lei, di non fare più il “fai da te”, decide di non andare più dalla prima persona che si occupa di diete senza alcuna professionalità, ma di trovare un professionista esperto in questo ambito, conferma?  

Sì confermo, è proprio così!

 

Inoltre menzionava il voler stare bene. Quindi non solo riguardo ad un discorso di kg o di girovita, ma un benessere a 360°. Questo è una caratteristica fondamentale del metodo PNK che, ricordiamo per i nostri lettori, è un metodo multidisciplinare.

Parto dalla mia esperienza e credo che ci sia un errore di fondo che fanno in molti, come me, quando iniziano una dieta: il non accettarsi e di non accettare nemmeno quei kili in più che si hanno. Bisogna accettare innanzitutto se stessi, per poi intraprendere questo percorso, credo sia fondamentale farlo capire e io l’ho capito un po’ tardi, ma l’ho capito. Credo che l’importante sia stare bene con se stessi, accettarsi al di là dei kili, poi è ovvio che avendo meno kili il discorso si allarga sulla salute e sullo stare bene con se stessi e ti fa vivere anche meglio la propria vita e il lavoro. Dal momento che il lavoro di cuoca mi porta a stare molto tempo in piedi, a muovermi qui e lì, il fatto di farlo con meno kili ti agevola molto però è importante l’aspetto psicologico dell’approccio dietetico.

Lei prima ha sottolineato un altro aspetto quando ha detto “non ho mai fatto diete con prodotti”. A questo punto ci racconti cosa ha pensato quando per la prima volta il dottor Vincenti le ha proposto il metodo PNK e che per seguirlo bisognava utilizzare  questi alimenti che sono stati brevettati e sono altamente scientifici

Ero già venuta a conoscenza di questa tipologia di prodotti dato che mia suocera aveva seguito una dieta chetogenica e quindi già sapevo un po’ a cosa andavo incontro e la cosa non mi ha spaventato, anzi…

Dopo averli assaggiati ha iniziato a personalizzarli con le sue ricette

Sì, la mia intenzione era quella di dinamizzare questa dieta perché la mia paura era di scoraggiarmi un po’ per il fatto di mangiare gli stessi prodotti per tanto tempo. Ecco perché io ho pensato di personalizzarli, facendo ad esempio il tiramisu  con le fette tostate PNK o la parmigiana con la omelette della pronokal.

Alla luce della mia esperienza professionale di cuoca penso che  il modo in cui vengono utilizzati gli alimenti PNK sia importante anche per non rischiare di abbattersi e non scoraggiarsi, dato che per me, mangiare sempre lo stesso prodotto, è un po’ demoralizzante. Ecco perchè ho creato la pagina del profilo Instagram, per essere d’aiuto anche per altre persone e perché sono ricette veramente semplici e veloci da eseguire ma che ti consentono di non mangiare sempre la stessa cosa

A questo punto ci sveli una curiosità: il nome di questa pagina, @lazingaradicompostela che significato ha?

La ringrazio perché è il primo a chiedermi il suo significato. La zingara è una figura errante mentre Compostela, al di là del significato religioso correlato  al cammino di Santiago, è un percorso che ogni persona può fare per raggiungere uno stato di benessere, come colui che intraprende questo percorso. Quindi io mi sono vista un po’ come un personaggio errante che va verso un percorso di benessere, interiore e anche esteriore. 

Complimenti  la sua è una testimonianza molto bella e importante perché già dalla scelta del nome si deduce che lei questo percorso non solo lo ha fatto e non è più errante, ma ha trovato il suo cammino, e sta facendo da esempio, da apripista, e potremmo dire che con le sue ricette può essere un segnale per tanti altri. 

Ci avviamo verso la conclusione: lei ha parlato di un percorso lungo. A questo punto se può fornirci qualche numero del suo “cammino” . Quanto tempo ha seguito la dieta e quanti chili ha perso?  

Ho perso 28 kili in 6 mesi, iniziando il 12 febbraio 2020. Ma questo risultato, ripeto è dovuto non solo al metodo PNK ma soprattutto al dottor Vincenti perché la figura del professionista che ti segue è fondamentale. Come le dicevo in apertura, è importante affidarsi a delle figure specializzate nel settore, che per me sono i medici.

Per me il dottor Vincenti è stato veramente di supporto, mi ha sempre incoraggiato, ad esempio anche a fare attività fisica che inizialmente neanche tanto mi andava, che invece è molto importante, quindi devo dire che mi ha tanto spronato che ora svolgo volentieri l’attività fisica, proposta nel medoto PNK.

Un’ultima domanda: se dovesse consigliare il metodo PNK ad un’amica che cosa le direbbe?

 Per quanto riguarda i consigli, penso che indubbiamente consiglierei di affidare la propria persona ad uno specialista , poi sarà lo stesso a decidere se fa al caso della persona o meno la dieta chetogenica, io non mi sento di consigliare la dieta chetogenica o PNK perché ogni caso è a se, e ritengo che debba essere una figura specializzata a dover consigliare questo percorso ,dal canto mio posso dire che è stata la scelta più saggia che io potessi fare!

 

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