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PnK è KeNut: la conferma dal nuovo Consensus per contrastare l’Obesità

06 Feb 2024

KeNuT, ossia Ketogenic Nutrional Therapy, l’acronimo inglese che ci ribadisce e garantisce che la dieta chetogenica a basso apporto calorico è sicura e indicata per pazienti obesi e sovrappeso con e senza comorbidità

 

Prendiamoci il tempo necessario per leggere e capire perché un gruppo di autorevoli ricercatori ha sentito l’esigenza di riconfermare con un “Consensus Statement”, pubblicato sulla prestigiosa rivista Journal of Endocrinological Investigation, una dichiarazione di consenso condivisa sulla KeNuT, ossia un modello dietetico multi-step con pasti sostitutivi per la cura dei disordini metabolici e dell’obesità.

 

Già nel Maggio 2019 diversi “Opinion Leaders” avevano pubblicato una prima dichiarazione sull’indicazione alla VLCKD con pasti sostitutivi per raggiungere il peso forma.

A distanza di pochi anni, lo scorso Gennaio 2024, un nuovo consenso ci conferma che stiamo percorrendo la strada giusta.

Nell’ultimo decennio le terapie dietetiche chetogeniche hanno suscitato interesse, non solo nel trattamento dell’obesità, ma anche in altri ambiti clinici, come nella sindrome dell’ovaio policistico, nel diabete di tipo 2, nei disordini del sonno e apnee notturne e, non ultimo, e recentemente, anche nel trattamento della psoriasi e del lipedema.

Per essere definita “chetogenica” una dieta non deve contenere più di 30-50 gr di carboidrati al giorno. L’abbassamento dei livelli di glucosio comporta poi un abbassamento dei livelli di insulina ed un aumento dei livelli di glucagone nel sangue. Un vero e proprio cambiamento ormonale nell’organismo, che induce il rilascio di acidi grassi dal tessuto adiposo, che è abbondante nell’obesità. Questi acidi grassi arrivano al fegato che li trasforma in corpi chetonici, fonte alternativa e valida di energia.

Si passa da uno stato iniziale di “chetosi nutrizionale” allo stato di “chetosi terapeutica”, fase in cui vi è una concentrazione di chetoni nel sangue superiore che rappresenta, come citano gli autori, il livello di chetosi più efficace per la perdita di peso. Questi stati metabolici sono assolutamente differenti dalla chetoacidosi diabetica, che è invece uno stato patologico.

Gli autori ritengono molto interessante precisare che dopo alcune settimane di chetosi terapeutica, avviene un processo di cheto adattamento, che corrisponde alla capacità delle cellule di adattarsi utilizzando i chetoni come fonte primaria di energia. In pratica, l’organismo si adatta ad utilizzare i chetoni come fonte di energia, bruciando così i grassi provenienti dal tessuto adiposo.

Inoltre, durante la fase di chetosi la produzione di insulina è comunque presente e resta protettiva contro la cheto acidosi tipica della malattia diabetica. Infatti, viene precisato, nelle KeNuT, come la VLCKD del protocollo PronoKal, sia il pH del sangue (che è l’indicatore del bilancio acido base del sangue) che i livelli di glicemia restano nei limiti della norma.

Peraltro, anche le linee guida europee avevano puntualizzato come le VLCKD siano diete efficaci e sicure nell’approccio all’obesità e sovrappeso. Con questo ulteriore Statement, gli autori hanno voluto confermare che le VLCKD hanno dimostrato una maggiore efficacia se paragonate ad altri schemi nutrizionali, riducendo in modo significativo la massa grassa, la circonferenza addominale e migliorando l’insulino-resistenza e l’assetto lipidico.

Un altro vantaggio metabolico evidenziato dagli autori è il fatto che le VLCKD preservano il dispendio energetico, preservando il bilancio energetico e facilitando quindi la perdita di peso.

Sappiamo che in condizioni fisiologiche una prolungata restrizione calorica stimola risposte biologiche che provocano una diminuzione del dispendio energetico, inducendo una resistenza alla perdita di peso. Quanti pazienti hanno riferito di arrivare ad un punto di stallo? Può accadere che, nonostante si mantengano ferree abitudini alimentari, diventi difficoltoso perdere peso.

Ecco che è stato osservato che con le VLCKD questo non accade. Infatti, durante la chetosi nutrizionale indotta dalle VLCKD si promuove un dispendio energetico perché si attivano i geni termogenici, che controllano un processo biologico che ha l’unico scopo di dissipare energia.

E soprattutto hanno voluto ribadire che le VLCKD consentono una perdita di peso con il mantenimento della massa muscolare, ottimizzando la composizione corporea.

Una sezione apposita del consensus è stata dedicata all’uso dei pasti sostituito nella VLCKD.

Nelle VLCKD è necessario introdurre proteine ad alto valore biologico e alimenti naturali. In questo lavoro si conferma che i pasti preconfezionati e precostituiti proposti nelle VLCKD sono l‘ideale per ridurre l’apporto di calorie, ma non solo: infatti i pasti precostituiti, propriamente formulati, sono gli unici ad essere composti con l’adeguato apporto di proteine, carboidrati e grassi utili a mantenere la chetosi terapeutica, aumentando il senso di sazietà e diminuendo il comportamento edonistico verso il cibo.  I prodotti confezionati in singole dosi garantiscono il giusto apporto di macro e micronutrienti, senza incorrere in errori.  L’alto livello di purificazione e gli alti standard qualitativi assicurano la massima assimilazione dei nutrienti somministrati.

Un pasto prefornito tende a diminuire tanti stimoli sensoriali diminuendo l’apporto calorico in generale.  E, dulcis in fundo, i pazienti che utilizzano pasti precostituiti hanno un microbiota intestinale più sano rispetto a coloro che utilizzano proteine animali fresche e hanno una maggiore produzione di orexina, sostanza che riduce il senso di fame e impedisce la lipogenesi, ovvero il formarsi di grasso viscerale e sottocutaneo.

Ecco perché è stato evidenziato che le terapie dietetiche VLCKD con il “meal replacement”, se paragonate a terapie dietetiche con alimenti freschi, si sono rivelate vincenti sulla perdita di peso.

Il lavoro scientifico pubblicato ha poi ben precisato le indicazioni alla prescrizione delle VLCKD con i pasti sostitutivi, sono da considerarsi una valida opzione per la gestione della terapia dell’obesità e del sovrappeso, con e senza comorbidità, ma anche per migliorare il solo sovrappeso con grasso addominale aumentato, inoltre vi è indicazione, nella policistosi ovarica e l’ipogonadismo, prima della chirurgia bariatrica e in caso di ripresa del peso dopo un intervento bariatrico.  Al di là degli effetti metabolici, la dieta VLCKD è una dieta fortemente antinfiammatoria, pertanto non può sorprendere che sia una dieta protettiva anche nei confronti di infezioni respiratorie e psoriasi.

Si rinnova quindi il messaggio che un percorso a fasi (come i Passi da 1 a 6 del programma PronoKal), con un protocollo VLCKD con pasti sostitutivi, seguito da una fase di transizione con dieta Mediterranea, con alimenti a basso indice glicemico, combinato con attività fisica ha indicazione nel paziente con obesità e sovrappeso.

Il programma PronoKal è a tutti gli effetti una KeNut, cioè un modello dietetico multi-step, a fasi.

Una fase chetogenica della durata variabile tra le 8 e le 12 settimane, in cui il paziente perde circa 80% del peso. Tuttavia, la durata della fase chetogenica può essere allungata se le condizioni cliniche lo permettono, in base alla perdita di peso e all’aderenza.

L’attività fisica è sempre stata un cardine della vita in salute. La dichiarazione di consenso alla dieta VLCKD dedica un capitolo proprio alla qualità e quantità di attività che può essere effettuata in questa fase di dieta.

E, correttamente, sapendo che l’obesità è in realtà una patologia cronica e che la ripresa del peso dopo qualsiasi tipo di dieta dimagrante è una reale possibilità, suggerisce anche quali strumenti di controllo utilizzare per il monitoraggio dei pazienti nel tempo. Una particolare attenzione è stata dedicata infatti al significato della bioimpedenziometria per seguire nel tempo l’andamento della massa magra e grassa. Siamo a cavallo! Poiché con bilancia integrata nel protocollo PnK, è possibile monitorare costantemente l’andamento della composizione corporea.

Le conclusioni del consenso esprimono in modo netto e inequivocabile che le KeNuT, come nel Metodo PronoKal, possono essere raccomandate come un efficace trattamento dietetico per pazienti obesi e in sovrappeso, con comorbidità come malattie infiammatorie, metaboliche e cardiovascolari e che necessitano di una rapida perdita di peso.

 

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