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Angela con il metodo PnK ha perso 48 Kg, conosciamola meglio in questa intervista

23 Nov 2020

Incontriamo Angela, professionista di 43 anni che ha deciso di condividere con noi la sua esperienza con il metodo PNK.

 

Per iniziare le chiediamo di raccontarci se vi erano precedenti approcci dietetici 

È la terza volta che mi rivolgo a un dietologo. Dalla adolescenza ho sempre avuto problemi di peso, avevo circa 18 anni quando ho visto il primo dietologo. 

Questa volta qual è stata la molla?  È stato solo un problema di peso o anche di salute?

Stavolta dopo la gravidanza ed un conseguente periodo di forte stress e stanchezza mentale dovuto al fatto che per tre anni mio figlio non ha dormito bene, ho capito che era a rischio anche la mia salute e dovevo fare qualcosa. Ho domandato al mio medico di famiglia che mi ha consigliato il dott. Obert. Mi sono trovata subito bene con lui. Mi ha inserito nel programma PNK, che inizialmente ho vissuto come un trauma perché sono dovuta passare da un’alimentazione, diciamo normale alla dieta chetogenica con metodo PNK. 

Ci racconti come è stato il primo approccio, se sapeva cosa era una dieta chetogenica o se in passato l’aveva già fatto 

Assolutamente no. Quando me l’ha proposto mi sono fidata semplicemente. Essendo architetto non ho conoscenze mediche, e devo dire che così facendo è stata la mia fortuna

Ha usato una parola chiave “fidata”. Conferma che è fondamentale la fiducia che si è instaura dal primo approccio con lo specialista che l’ha seguita? Il dottor Obert, durante l’intervista che ci ha rilasciato, parlava appunto di quanto sia importante stabilire un rapporto di fiducia con il paziente e dare un obiettivo non solo numerico, ma un obbiettivo quasi filosofico, legato alla felicità.

Sì è vero. Grazie alla fiducia nel professioista ho “abbracciato” il metodo e mi sono trovata subito bene per il fatto di essere in una campana di vetro, di non poter sgarrare neanche un pochino.  È stata la mia salvezza. La libertà che avevo prima invece mi portava ad averne troppa. Con questo metodo ho perso molti chili e sono riuscita a starne dentro per sette/otto mesi.

Quindi per 8 mesi ha seguito il “Passo 1” del metodo PNK. Quanto tempo è durato tutto l’approccio dietologico seguito? 

Un annetto circa. Poi da settembre dell’anno dopo mi ha rimesso in fase 2 con l’obiettivo di perdere gli ultimi 10 kg per un paio di mesi. Obiettivo raggiunto prima di Natale, e da allora, ho proseguito con la fase di mantenimento e poi ho terminato il metodo PNK

A questo punto, le porgo due domande che sono conseguenziali a quanto ci ha sin qui raccontato: Quanti chili ha perso?  e, da quando è iniziato il mantenimento, cioè da Natale scorso ad oggi, che è trascorso quasi un anno (ed un anno particolare dovuto all’emergenza COVID-19 ed al conseguente “lockdown), se, e quanti chili ha ripreso?

Ho persi in totale 48 Kg. Quest’anno invece, che è molto particolare, in cui sono ingrassati tutti, ho rimesso 3 o 4 kg, anche se devo dire che all’ultimo controllo in ambulatorio il dott. Obert mi parlava di una ripresa di solo 2 kg di grasso. Sicuramente con tutto quello che c’è stato qualcosa ho rimesso.

Però è davvero molto significativo che abbia preso solo 2 kg di massa grassa durante il lockdown. Oltre all’aspetto dietologico il metodo prevede un aspetto legato all’attività fisica. È riuscita a seguire le indicazioni? Pensa sia un aspetto importante?

Penso che sia un aspetto molto importante, ma ciò non vuol dire che io l’abbia fatto alla lettera, anche se il dott. Obert ha insistito tanto.

Ho la fortuna di non avere una vita sedentaria dovendo occuparmi di un bimbo di 5 anni e per il mio lavoro che fa si che io sia spesso in movimento o che mi trovi a fare un’intensa attività  fisica per l’organizzazione di eventi particolari.

Allora ci racconti, non ha avuto problemi durante il trattamento dietetico, quando faceva questi sforzi? 

No. Mi è capitato un solo episodio durante le prime settimane in cui ero in fase 1 perché avvertivo all’inizio giramenti di testa ed una sensazione come se mancassi di energia. In quei giorni ho dovuto fare una fiera molto importante in cui dovevo spostare due camion pieni di libri, e ricordo che in quell’occasione ho dovuto fermarmi diverse volte perché mi girava la testa e, devo dire, mi preoccupai un pò. Poi il fisico si è abituato e non ho avuto più questi problemi.

Immagino che chi l’ha vista dopo un po’ di tempo con 48 kg in meno si sia meravigliato e abbia chiesto come ha fatto. Consiglierebbe quindi questo approccio? 

Ho già consigliato questo metodo a molte persone, anzi scherzando col dott. Obert all’ultimo controllo proposi di andare in giro con una maglietta con la scritta “merito del dott. Obert”. A dire il vero, ho avuto differenti reazioni da parte della gente. C’è chi si preoccupava perché mi vedeva troppo magra, chi forse per invidia diceva che non mi vedeva bene e chi sinceramente si congratulava con me per il traguardo raggiunto.

Ringraziamo Angela soprattutto perché grazie a queste sue risposte ci ha dato la possibilità di poter testimoniare che il “metodo PNK” è un approccio scientifico,  che se si fa seguita da un medico, se si segue tutto il percorso come ha fatto lei, i risultati permangono nel tempo, come abbiamo spiegato nell’articolo sulla Lipoinfiammazione.  

Per conculdere crediamo che la testimonianza più bella ed importante che ci ha fornito Angela è che nonostante un anno così particolare come quello che stiamo vivendo ed in cui  tante persone per le note vicissitudini hanno acquisito dei chili in più ingrassati, lei sia riuscita a contenere di gran lunga questo suo incremento ponderale, senza particolari sforzi e grazie al cambiamento metabolico che ha provocato il metodo PNK nel suo organismo.

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