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Studio su efficacia e mantenimento ad 1 anno della perdita di peso grazie al metodo PNK

22 Gen 2021

In questa sezione del Blog analizziamo i risultati delle ricerche scientifiche condotte su persone che hanno seguito il metodo PNK. Ricordiamo che si tratta di un metodo “scientifico” proprio perchè avvalorato da studi effettuati dal gruppo di ricerca Pronokal in collaborazione con numerosi ricercatori universitari. Quello che qui presentiamo è lo studio capostipite che ne dimostra l’efficacia.

 

Quante volte abbiamo sentito parlare di dieta chetogenica e ci siamo chiesti quali effetti realmente potesse avere. Dobbiamo fare una premessa e specificare che così come non tutte le diete sono uguali anche non tutte le diete chetogeniche sono uguali tra loro e differiscono per apporto di proteine (sia per quantità che per qualità), per apporto di grassi e per apporto di calorie.

In tutti gli studi che utilizzano il metodo PNK, ed in questo che è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Endocrine nel 2014, è stato effettuato un confronto fra una dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico normoproteica denominata VLCKD (Very Low Calorie Ketogenic Diet) ed una dieta a basso contenuto calorico standard per il trattamento dell’ obesità.

L’ obiettivo dello studio era appunto quello di valutare l’ efficacia in termini di dimagrimento della VLCKD tramite il metodo PNK rispetto a una dieta ipocalorica standard.

Questo studio, data l’alta prevalenza dell’obesità ormai a livello planetario, nasceva dall’esigenza di verificare non solo l’efficacia di una dieta nella perdita di peso ma anche la capacità di mantenimento della riduzione ponderale ottenuta con quella strategia dietetica piuttosto che con un’altra.

Pertanto questo studio ha seguito due gruppi di pazienti sottoposti ai due diversi approcci dietetici con controlli seriati nel tempo fino ad un anno.

I risultati dello studio hanno dimostrato che il gruppo sottoposto a VLCKD con il metodo PNK ha triplicato i risultati di perdita di peso rispetto a quelli ottenuti con la dieta ipocalorica sia nel breve che nel medio termine.

Andando ad analizzare i numeri nel dettaglio si è visto che nel gruppo di 27 pazienti che hanno seguito la dieta chetogenica VLCKD si è ottenuto una riduzione di peso media dopo due settimane di 5 kg, dopo due mesi una riduzione ponderale media di 14 Kg e dopo 4 mesi di 20 Kg.

Nel gruppo di 26 pazienti che hanno seguito la dieta ipocalorica standard si è ottenuto una riduzione di peso media dopo due settimane di 2,5 kg, dopo due mesi una riduzione ponderale media di 5 Kg e dopo 4 mesi di 6 Kg.

Questi numeri parlano chiaro e confermano come la dieta chetogenica VLCKD con metodo PNK sia di gran lunga più efficace nell’ottenere un risultato significativo sia dal punto di vista statistico dello studio che dal punto di vista dell’impatto nella vita quotidiana della persona che segue il trattamento.

Da un’analisi attenta dei dati si evidenziava inoltre che la gran parte di pazienti del gruppo VLCKD dopo i due mesi era sceso a valori di indice massa corporea (BMI) al di sotto dei 30 Kg/m2 (valore di partenza per entrambi i gruppi era 35 Kg/m2).

Questo dato vuol dire che la maggior parte delle persone di quel gruppo erano “guarite” dall’obesità (ricordiamo che la diagnosi di obesità si pone per valori di BMI > di 30 Kg/m2) o, come si dice in termine medico, “libere da malattia” una volta raggiunto un valore al di sotto di quello soglia.

Ma come detto sopra, scopo dello studio non era solo verificare l’efficacia nel dimagrimento ma anche nel mantenimento della perdita di peso raggiunta.

Ed anche su questo obiettivo lo studio ha mostrato numeri entusiasmanti dato che dopo 12 mesi dall’inizio del trattamento dietetico la riduzione ponderale media di peso era di 19,9 Kg nel gruppo che aveva seguito la VLCKD rispetto ad una riduzione di 7 Kg nel gruppo che aveva effettuato dieta ipocalorica standard.

Altri risultati dello studio sono stati:

  1. Riduzione della circonferenza vita (che è un parametro correlato al rischio cardiovascolare) di 18 cm nel gruppo metodo PNK rispetto ai 7 cm in meno nel gruppo con dieta ipocalorica standard
  2. Riduzione della massa grassa sia in termini assoluti che percentuali
  3. Mantenimento della massa magra

 

Tutti questi risultati si sono ottenuti senza significativi effetti collaterali e nel gruppo in dieta chetogenica si sono avuti i classici effetti di astenia e cefalea che sono durati solo nei primi giorni di passaggio alla chetosi.

In conclusione questo studio ha mostrato che la dieta chetogenica VLCKD con metodo PNK induce una rapida, intensa e persistente perdita di peso a confronto con la dieta ipocalorica standard.

Inoltre i risultati ad un anno dall’inizio del trattamento mostrano che la maggior parte delle persone che avevano effettuato la dieta VLCKD manteneva una riduzione di peso maggiore del 10% rispetto al peso iniziale, e questo dato è fondamentale in termini sia di prevenzione cardiovascolare che di prevenzione cardiometabolica.

Questo studio rappresenta pertanto la pietra miliare di tutti gli studi effettuati con il metodo PNK e da cui partono gli studi successivi come potremo leggere nei prossimi articoli.

 

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