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Obesità, infiammazione o entrambe? Come vincere la sfida e perdere peso.

03 Mar 2023

Ne parliamo con la Dott.ssa Cristina Robba, Nefrologa e Nutrizionista, esperta nel suo settore.

“Al giorno d’oggi si parla molto di lipoinfiammazione, per questo motivo è importante nella gestione di una dieta sapere esattamente come risolvere il processo infiammatorio del tessuto adiposo, che si accompagna all’aumento di peso.

La lipoinfiammazione è come “un gatto che si morde la coda”, come evidenziato da lavori scientifici che parlano del legame tra infiammazione e obesità.

Il tessuto adiposo in eccesso (la nostra massa grassa aumentata oltre la norma) non è solo un peso che ci portiamo addosso, ma è un tessuto vero e proprio, coinvolto in molte attività metaboliche.

È scientificamente dimostrato che in condizioni di obesità questo tessuto si modifica sia a livello funzionale, sia a livello strutturale diventando un vero e proprio tessuto infiammato.

Come accade tutto ciò?  Possiamo immaginare le cellule di grasso che aumentano di dimensioni creando attorno a loro una zona con scarsa ossigenazione: questo può determinare la morte di tali cellule e innescare un’infiammazione.

Questo processo infiammatorio richiama particolari cellule del nostro organismo, i macrofagi, che possiamo definire come le nostre cellule “spazzino”, che hanno il compito di ripulire i tessuti dalle cellule danneggiate o morte.  Tuttavia, mentre compiono questa azione, questi macrofagi diventano essi stessi un fattore pro infiammatorio nel tessuto adiposo: in pratica più accorrono numerosi più metteranno in circolo sostanze pro infiammatorie (le cosiddette citochine).

Per rompere il cerchio si deve quindi risolvere questa lipoinfiammazione!

Fortunatamente ci vengono in aiuto i derivati degli acidi grassi polinsaturi essenziali Omega 3 che sono anti-infiammatori, e tra questi il ben conosciuto DHA, acido docosaesaenoico.

Questo acido grasso presente in discrete quantità nel pesce, in modo particolare nel salmone, nello sgombro, nelle sardine, nelle aringhe, nel tonno e nelle alici, è molto importante perché è il precursore delle resolvine, le molecole che hanno il compito di “risolvere“, appunto, l’infiammazione.

Di fatto, le resolvine sono mediatori chimici con il compito specifico di spegnere le infiammazioni. Ecco perchè sono molto importanti quando è presente la lipoinfiammazione.

Quando la quantità di resolvine non è adeguata, i processi infiammatori tendono a mantenersi e diventare cronici; e i nostri sforzi per mantenere il tessuto adiposo non infiammato, con tanti macrofagi detti  M2 (quelli protettivi sulla infiammazione)  e pochi M1 (quelli definiti pro infiammatori), possono essere inutili.

Infatti , un’adeguata supplementazione di DHA con la dieta è fondamentale proprio per ottenere un alto livello di resolvine e arrivare alla correzione e risoluzione dell’infiammazione”.

Ecco perché tutti gli alimenti PronoKal sono realizzati con proteine di alta qualità e sono arricchiti con DHA (Omega 3), elemento risultato indispensabile per mantenere il peso raggiunto a lungo termine proprio per il suo effetto antinfiammatorio. Introdurre DHA non solo come integrazione in compresse ma inserito all’interno del pasto PnK amplifica l’effetto di spegnimento dell’infiammazione. Potremmo paragonare il DHA introdotto con gli alimenti Pronokal ad un vero e proprio “estintore” che lavora dall’interno.

Due obiettivi in un sol boccone: perdita di peso e risoluzione della lipoinfiammazione!

(Inflamacion y obesidad) Nutricion Hospitalaria 2015

Olatz Izaola, Daniel de Luis, Ignacio Sajoux, Joan Carles Domingo y Montserrat Vidal

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