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La storia di Marzia e di come il suo rapporto con l’esercizio fisico è cambiato grazie al metodo PnK, donandole un benessere globale.

12 Lug 2023

Marzia si definisce pigra, assolutamente non motivata a frequentare le palestre.

Troppo impegnata con il lavoro non riesce neppure a fare passeggiate con ritmo costante. Le piace nuotare, ma non in piscina. Tante belle scuse dietro le quali nascondersi per non praticare attività fisica.

Allora Marzia, raccontaci cosa è cambiato da quando hai iniziato a seguire il Metodo PronoKal.

“Ero aumentata di peso in modo lento, qualche chilo ogni anno, senza quasi farci caso e soprattutto senza dare particolare importanza a questo incremento ponderale fino a quando i dolori alle ginocchia, alle spalle, e alla schiena mi hanno messo di fronte al fatto che perdere peso era diventato per me un obbligo.

Ho seguito all’inizio una dieta bilanciata ma perdevo pochissimo peso e appena “sgarravo” un poco riprendevo subito quei pochi chili persi. Così ho deciso di intraprendere una dieta chetogenica affidandomi ad uno studio medico dove veniva applicato il protocollo PnK.

Ovviamente con la segreta speranza che non vi fosse l’obbligo di praticare attività fisica, convinta com’ero che durante la dieta chetogenica questa fosse addirittura “vietata”.

Speranza vana… già dalla prima fase della dieta, quando tutti i pasti sono sostituiti con alimenti PronoKal, sono stata indirizzata, mio malgrado, a fare esercizi di tonificazione. Si trattava in realtà di tre o quattro serie di esercizi da praticare a casa, brevi e della durata di qualche minuto. Ho così iniziato a seguire le indicazioni fornite, supportata anche dalle descrizioni sulle brochure…unica attenzione che dovevo porre era quella di rispettare l’ordine indicato utilizzando in sequenza i vari gruppi muscolari. Potevo farcela! E così è stato.

Mi sono accorta che il tempo impiegato non era molto, lo ritagliavo facilmente nell’organizzazione della mia giornata. In realtà il mio medico mi aveva adeguatamente illustrato e spiegato che la finalità degli esercizi in questa fase della dieta VLCKD era quella di mantenere la massa muscolare e migliorarne la tonicità.

Ho poi imparato ad usare l’App PronoKal non solo per la connessione alla bilancia e la rilevazione del peso, ma anche per verificare tramite i video facilmente accessibili se stavo correttamente effettuando l’attività fisica consigliata. Devo ammettere che, dopo la prima settimana di adattamento del mio pigro corpo a questa nuova pratica, sono diventata molto attenta a non perdere il ritmo trisettimanale della mia attività e mi sono accorta che stavo decisamente meglio, la muscolatura era più sciolta e quello che credevo sarebbe stato un impegno gravoso era invece un momento di leggerezza nella giornata. Leggerezza che si vedeva anche sulla bilancia e nell’indossare abiti ormai da tempo riposti nell’armadio.

Mi stavo quasi annoiando ad effettuare i soliti esercizi che arriva finalmente il cambio di passo! Non solo cambia l’organizzazione dei miei pasti ma si modifica anche l’attività fisica consigliata, con nuovi esercizi da effettuarsi a ritmo crescente, associando anche una modesta attività aerobica. E io mi trovo a svolgere tutto ciò con estrema facilità, stupendo più me stessa dei miei famigliari che a volte si uniscono a me in quello che è diventato un piacevole momento di stacco dai pensieri della giornata.

Il raggiungimento senza particolare fatica degli obiettivi che ci eravamo prefissati ha rinforzato la mia motivazione a voler perdere peso, avendo però compreso che preservare la massa muscolare è un obiettivo altrettanto fondamentale. In tutto questo percorso il mio medico mi ha supportato durante le visite ma soprattutto convincendomi a utilizzare il più possibile l’App: ero pigra non solo fisicamente ma anche digitalmente. E invece ho scoperto una nuova “me”, capace di interfacciarsi con strumenti digitali semplici ma efficaci, una nuova Marzia in grado di inserire senza particolare difficoltà l’attività fisica nella giornata lavorativa, soprattutto apprezzandola e utilizzandola non solo con lo scopo di rinforzare lo scheletro e prepararsi agli anni della menopausa, ma soprattutto avendone un giovamento nel tono dell’umore: un benessere “globale”.

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