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Settembre, il mese della ripartenza: perchè scegliere la VLCKD

05 Set 2023

È arrivato Settembre, le vacanze stanno terminando e, nonostante la certezza di aver goduto di un periodo di tranquillità e sollazzi, l’idea di riprendere la routine invernale appesantiti a causa di una dieta estiva poco controllata può preoccuparci. Così, si cominciano a fare i buoni propositi di riprendere una sana alimentazione e di perdere peso, un obiettivo da raggiungere velocemente soprattutto per chi era già in un certo sovrappeso prima dell’estate.

 

Abbiamo chiesto alla Dott.ssa Cristina Robba, Nefrologa e Nutrizionista, esperta nel suo settore, qual è il tipo di dieta più efficace e sicura per raggiungere un obiettivo di peso sano e per rimettersi in forma raggiungendo i risultati prefissati “senza pensieri”.

 

Sappiamo che la prevalenza dell’obesità nelle ultime decadi è aumentata considerevolmente con conseguenze gravi sulla salute generale della popolazione, e potersi approcciare con sicurezza ad una dieta con effetti rapidi è davvero una priorità.

La VLCKD, è sicuramente uno schema dietetico perseguibile per dimagrire nel vero senso del termine, cioè, perdendo massa grassa e mantenendo la massa magra. È efficace in tempi brevi e il traguardo di raggiungere un peso forma tra la fine dell’estate e il Capodanno è davvero possibile.

Tuttavia, quando si parla di VLCKD ci sono dubbi generalizzati perché il termine “cheto” può rimandare a situazioni gravi, per esempio la temibile chetoacidosi diabetica.

Definire infatti la differenza tra la chetosi indotta dalla dieta e la chetoacidosi diabetica diventa un obbligo per tranquillizzare chi intende intraprendere questo schema dietetico che mantiene la massa magra, produce una perdita di peso con miglioramento sia della dislipidemia, dell’iperglicemia e dell’ipertensione arteriosa, questi ultimi tutti fattori di rischio cardiovascolare. Dunque, nulla a che vedere con il diabete, anzi la VLCKD, mantenendo la massa magra, preserva un tessuto “nobile” a fini metabolici. E, se non bastasse, ricordiamo infine che già nel lontano 1966 proprio Hans Krebs (da lui il nome del ciclo di Krebs, una serie di reazioni chimiche che trasformano tutte le sostanze introdotte nell’organismo in una unica fonte di energia!) aveva distinto la “fisiologica chetosi” dalla patologica chetoacidosi diabetica.

 

La VLCKD, come quella proposta da Metodo Pronokal, è una dieta a basso regime calorico, ma soprattutto ad alta restrizione di carboidrati, tale da indurre la produzione di corpi chetonici. Sono questi corpi chetonici a rimpiazzare dal punto di vista energetico la riduzione del glucosio della dieta e a fornire l’energia richiesta da muscoli e cervello. Inoltre, in carenza di carboidrati il glucosio viene prodotto, dopo i primi giorni di adattamento metabolico, per la massima parte dal glicerolo proveniente dalla idrolisi dei trigliceridi, quindi dai grassi presenti nell’organismo.

È molto importante sottolineare che in tutti i passi del percorso di VLCKD con Metodo Pronokal la glicemia resta a livelli fisiologici e i corpi chetonici aumentano quel tanto da poter essere utilizzati dall’organismo senza modificarne il pH: infratti l’equilibrio acido-base resta nella norma, diversamente da quanto avviene nelle forme di acidosi patologiche tipo la temibile acidosi metabolica del diabete insulino-dipendente scompensato.

Per giungere a tali conclusioni sono stati condotti studi scientifici che hanno dimostrato la sicurezza della VLCKD, da effettuarsi sotto controllo medico, escludendo dalla prescrizione di questo tipo di dieta i soggetti con diabete mellito insulino dipendente, quelli con insufficienza epatica grave e insufficienza renale, le donne nel periodo di allattamento oppure i soggetti con dipendenze da alcol o assunzione di psicofarmaci.

Pertanto, possiamo ribadire che i pazienti con problemi di sovrappeso e senza queste patologie possono seguire sotto controllo medico la VLCKD, perché mai si raggiungono nel periodo di durata del protocollo (due-quattro mesi in genere) valori di chetonemia elevati e pericolosi per l’organismo.

 

E’ importante ricordare infine che la VLCKD, inducendo perdita di massa grassa, riduce rapidamente l’insulino-resistenza e migliora la glicemia già dai primi passi del percorso, a prescindere che sia già avvenuta una significativa perdita di peso, a dimostrazione che la VLCKD induce e mantiene un’adeguata secrezione insulinica, determinando una chetosi moderata ben tollerata e non certo una chetoacidosi.

 

In conclusione, possiamo affermare, con evidenze scientifiche a supporto, che la VLCKD è un intervento nutrizionale sicuro, perché è una dieta normo proteica, con un rapporto carboidrati/proteine che non può e non deve essere assimilato alle diete iperproteiche, e che induce una rilevante perdita di peso senza alterare l’equilibrio acido-base dell’organismo.

D’altra parte, anche la SIE – Società Italiana di Endocrinologia – con un suo Statement (dichiarazione) del 2019 ha definitivamente inserito la VLCKD tra le diete utili nel trattamento dell’obesità, supportando il concetto che non vi sono preoccupazioni di sorta nell’utilizzo di prodotti appositi, a controllato contenuto di proteine, a basso contenuto di carboidrati e supplementati con un apporto di grassi minimo e controllato.

 

 

Bibliografia:

Statement SIE 2019

Acid-base safety during the course of a very low calories ketogenic diete   2017

Ketogenic diet for obesity: Friend or foe?  2014

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